Ogni tanto si vede una dama,
che discende la collina,
affilando le lame che ha,

con passo lento s'avvicina.
E gli orologi danno
l'ora del disinganno
Venti secondi di lucido sballo,
sembrano gli anni vissuti fin qua,
come atomi, nella velocità.
Appesi, sospesi,
ai fili del cosmo siamo tesi,
ai giochi del vento,
arresi.
Oh, mia sadica, nera signora,
che con tutti quanti danza,
gira un'altra clessidra per me,
che il tempo brucia la speranza.
Ma gli orologi danno,
l'ora del disinganno
Semplici uomini, piccoli grappoli
fatti di cellule, vivono un po',
come atomi, nella velocità.
Appesi, sospesi,
ai fili del cosmo siamo tesi,
al gioco del tempo,
arresi.
Trascinando la sua preda
ripercorre la collina
e la gente si prepara
ad Un'altra Notte nera.
Appesi, sospesi,
ai fili del cosmo siamo tesi.

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