Ai piedi del semaforo cento ginestre gialle
Passa una ragazza in bici e un proiettile alle spalle
«Attenti, oh, fermi!» avrei voluto dirgli
Ma il fuoristrada correva veloce e non sentiva consigli
«Per me sono tutti figli» dice il fornaio
Ha il pane buono, la pasta fresca al taglio
E una faccia oggi, mette spavento
La raccolgo io la bicicletta schiacciata nel cemento
Rallenta, vai piano, che è bello, ancora più piano
Controlla la strada, che lei ti sfugge di mano
Rallenta, vai piano, che è bello, ancora più piano
Controlla la strada, il quartiere è cambiato
E tutti dicono in coro: «Ci piace da pazzi»
Diecimila biciclette in mezzo ai palazzi
Salgo su in bici, spingo, sembra che volo
Le gambe tirano, fermo le macchine, non pedalo solo
Vado meglio, sempre meglio, col piede premo giù
Alla fermata la gente sorride, mi saluta col pollice in su Si può rinascere, lo sento e lo vivo
Trasformo la rabbia che ho dentro in qualcosa di positivo
Sempre col cuore a mille, vado a trenta all’ora
Blocco il traffico e dico: «Ma prego, passi signora»
Rallenta, vai piano, che è bello, ancora più piano
Controlla la strada, che lei ti sfugge di mano
Rallenta, vai piano, che è bello, ancora più piano
Controlla la strada, il quartiere è cambiato
E tutti dicono in coro: «Ci piace da pazzi»
Diecimila biciclette in mezzo ai palazzi
E tu correvi un rally dove? Intorno al nostro isolato
La coscienza ti rifiuta, il quartiere è cambiato
Il quartiere è cresciuto, chi lo ama ci crede
Si può essere felici e in bici salto giù dal marciapiede
«Poi vieni con noi a sedere» mi dicono due artisti
Hanno le parole buone: «Salva i ciclisti!»
Scrivono su un muro bianco, con trenta bombolette
Intorno a me vedo sbucare trentamila biciclette
Gente in sella, snella, elegante
Prende il quartiere, bastava un segnale, farsi vedere
In coro tutti dicono: «Ci piace da pazzi»
Un corridoio verde che si allarga in mezzo ai palazzi
Rallenta, vai piano, che è bello, ancora più piano
Controlla la strada, che lei ti sfugge di mano
Rallenta, vai piano, che è bello, ancora più piano
Controlla la strada, il quartiere è cambiato
E tutti dicono in coro: «Ci piace da pazzi»
Diecimila biciclette in mezzo ai palazzi
Le strade sono cambiate, le strade sono cambiate
Le strade sono cambiate, puoi cambiare anche tu E la periferia diventa una prateria
Nessuno all’improvviso vuole più andare via
Quello che era un luogo di dolore e poco amore
Lo rivedo qua altri occhi, al rallentatore
La strade hanno una originaria vocazione:
Unire luoghi e persone, sembra una rivoluzione
La gente si sorride, si saluta, si aiuta
Sulla rima del poeta nessuno ci sputa
Noi andiamo sereni, eravamo nervosi
Nella puzza di benzina a guadagnare secondi preziosi
Siamo orgogliosi, che una persona diversa
Attraversa la vita proprio prima che sia finita e persa

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