Verso sera un ponte illuminato trascina luce
verso la città e sotto scorre un fiume che porta
ancora immagini di questo giorno

le tue stanze le conosco le frequento da tempo
ormai ed è da tempo che io vivo così
. . . scusa se non mi vesto di te non mi sono ancora
abituato, porto abiti scuri cuciti sulla pelle
solo ora riesco a capire con che coraggio mi hai
ospitato con che pazienza le mie stanze hai
abitato ed io invece non riesco ancora a spiegarti
dove mi trovo io vivrei sui tetti a spaccare
le nuvole per te
. . . scusa se non mi vesto di te . . . . . .
e vieni nelle stanze dove io vivo a cento metri dalla
luna e scopri che il tuo dedalo vola con fragilità
. . . scusa se non mi vesto di te . . . . . .

Comments