Se io fossi in voi, mi sposterei, mi troverei, altro da fare o di cui parlare o di più,
siete in troppi e guardate male e dov'è scritto, che la meta giustifica il tragitto,
la resa è una tipica frenata, d'istinto, post-scriptum sta' zitto.

Siamo tutti uguali senza amici e senza conoscenti,
particolari evidenti e partono in aria anche i denti.
Qui chi riderà ha la faccia mia, le mani uguali e presto
guarderà fari accesi vestire buio pesto.
Troppe voci, poche cose da dire, in osmosi e non osi
avvicinarti a noi, attaccare bottone sugli abiti nuovi che vesto, è ipnosi.
Tu addormenti, io sveglio l'Italia, e svetto tipo Hymalaia,
il resto è paglia e brucia l'aria, e ogni contesto varia,
hai testi in Arial io ho caratteri classici e flow fantastici, Narnia,
nella natura straordinaria dei ritardi. E il messaggio è che io resterò io,
anche se voi sarete anni luce, distanti.

Rit: Mi guardi male, ma non mi puoi toccare neanche con un dito. Toccami e ti ammazzo.

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