Album: Disco inverno

Le coincidenze sono stimoli da intercettare
Come giocare coi gomitoli o bisticciare
Finiamo in giro a fare tardi

A fare i draghi, carni, a ridiventare grandi per poi piagnucolare stanchi
Stai bene così molto meglio degli altri
Qualcosa che non so è qualcosa che so di farti
Per quando so di vincere poi lamentarti
Per quanto so mi tratti come fossimo amanti
Per caso il caso ci ha fatti fare avanti
Dove il burrone è sotto gli occhi a tutti quanti
Dove per chiuderlo dovevamo ignorarci
Dove mi sono cadute le scarpe e i lacci e sto scalzo in un prato di domandone
Leggo sempre il tuo nome
Sbalzo d’umore
Cazzo il rumore della strada delle quattro e un quarto senza le stelle ma una luna tanto
E mi fai essere diverso quando non mi piaccio
E mi fai essere complesso pure quando taccio
Quando vorrei solo un abbraccio
Tu mi dai un calcio
Ma io sono 2 metri e per farmi male mi devi spaccare un braccio
E sto di sotto dopo un atterraggio
Da un aeroplano dirottato dal vento di maggio
Quasi scontrato coi palazzi di questo villaggio
Quasi scortato dall’impaccio la faccia dell’icona dell’alto voltaggio
E per fortuna che so come tornare nuovo
E che per me non c’è la droga c’è il colpirsi a vuoto
E che per te non sei la sola e mi faresti uomo
Ma faccio il tipo della scuola ubriaco e geloso
Non sono il tipo da serate e risate infinite
Non sono quello che si uccide ma che sopravvive
Quello dei posti nuovi con le salite
Che la domenica da soli è come kryptonite

(Rit. Gilmar)
Tutto scappa e poi (e poi)
restare e fuggire
La speranza ormai (ormai)
è come un fucile contro di noi, di noi, di noi, di noi

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