Nella corsa di un fiume, nella sua libertà, nella luce di un lume, nelle vecchie città,

nelle forti montagne dove l'aquila va, tra le ricche campagne la mia anima sta,


dove l'ugola cresce forte e tuo figlio lo sa e se vinci la morte tuo figlio vivrà,

dove il mare spruzza forte quando l'aria vuole spezzare, dove il sole vince l'oscurit

e là camminavamo, dormivamo sulla sabbia che ci bruciava i piedi e l'anima la rabbia.

Dove il vento fischia forte se l'ulivo vuole cantare, dove il sole vince la povertà.

Tra le strade sicure e le vecchie campane, tra le alpi mature e le serate romane,

sotto ai vecchi balconi, dentro le trattorie queste sorde canzoni diventate poesie.

Dove una sera ti scappa una canzone cantata in latino, dove un ricordo ubriaco ti viene a morire vicino,

dove ragazze con gonne a fiori che ballano sulla strada di pietra

e i loro dieci, cento, mille amori tra gli accordi di una cetra,

dove la vendemmia è quasi un dono che viene del cielo, dove il sorriso è un sorriso davvero,

dove i vecchi seduti sulla porta aspettano che il sole sia andato

e lì che tra fuoco e dolori ho lasciato il tuo sogno spezzato,

dove la notte seduti negli occhi di chi si inietta la morte, sotto un vento che fila sempre più forte,

è lì che ora ghignano i ladri della tua libertà,

è lì che ora ghignano i ladri della mia libertà.

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